Chi può firmare la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico?

15-06-2023

Chi firma la Di.Co. dell’impianto elettrico

La Dichiarazione di Conformità, abbreviata anche in Di.Co., è il documento che attesta il rispetto di un impianto a specifici standard definiti dalla legge.

Nello specifico tratta di un documento ufficiale, una certificazione obbligatoria che deve essere compilata e rilasciata solamente da aziende e tecnici abilitati dopo aver installato un nuovo impianto o dopo aver apportato modifiche ad un impianto già esistente.

La certificazione è obbligatoria per i privati, aziende e per i locali commerciali.

Entriamo nel dettaglio.

Che decreto disciplina la dichiarazione di conformità?

La Certificazione o Dichiarazione di conformità degli impianti è disciplinata dall’attuale riferimento normativo entrato in vigore il 22 gennaio del 2008

Esattamente parliamo del Decreto Ministeriale 37/2008 dal titolo “Regolamento recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”. In realtà questo decreto è un’evoluzione della legge n.46 del 5 marzo 1990.

Prima di approfondire l’argomento, facciamo un passo indietro per comprendere meglio le tematiche. Fino al 1990 non era obbligatorio certificare gli impianti e la legge 46/90 è stata introdotta per regolare e disciplinare il settore degli impianti interni agli edifici, fissando i requisiti della regola dell’arte con l’introduzione della Dichiarazione di Rispondenza, abbreviata in DiRi. 

Successivamente, l’obiettivo ministeriale 37/08 è stato il riordino delle disposizioni relative all’installazione degli impianti all’interno degli edifici con alcune differenze e modifiche rispetto alla precedente legge: la Di.Co. deve essere redatta per tutti gli impianti esistenti e deve essere corredata di Dichiarazione di Rispondenza. 

Onde evitare confusione, riassumiamo qui di seguito le varie casistiche che si sono susseguite nel tempo per quanto riguarda l’obbligo del certificato di conformità:

  • prima del 1990: sono considerati a norma se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto
  • impianti tra il 1990 e marzo 2008: serve la Dichiarazione di rispondenza compilata da un tecnico certificato
  • dal 27 marzo 2008 entra in vigore l’obbligo di compilazione della Dichiarazione di conformità per tutti gli impianti

A cosa serve la certificazione degli impianti elettrici

La certificazione degli impianti elettrici ha lo scopo di salvaguardare gli installatori da eventuali responsabilità in caso di incidenti causati da successive manomissioni. Per questo motivo l'installatore garantisce che l'impianto elettrico è fatto a regola d'arte e conforme alle normative vigenti.

Nel particolare, all’interno del documento, il professionista o il tecnico abilitato che ha installato o modificato l’impianto riporta: 

  • Le caratteristiche e i materiali utilizzati
  • i dati del proprietario dell’immobile
  • i dati dell’impresa e del tecnico che ha svolto il lavoro 
  • lo schema e la relazione del progetto

Inoltre, con la dichiarazione di conformità, l’impresa dichiara di aver verificato la funzionalità e la sicurezza dell’impianto elettrico, vale a dire quindi che equivale ad un’omologazione dell’impianto.

Ma chi può rilasciare e firmare una dichiarazione di conformità?

La dichiarazione di conformità è rilasciata solamente da aziende e tecnici abilitati. Queste aziende devono essere in possesso di precisa certificazione rilasciata dalla Camera di Commercio presso la quale sono iscritte, che ne certifichi l’abilitazione all’esercizio dell’attività. 

Infine, è importante che questo documento sia timbrato e firmato dal:

  • rappresentante legale dell’impresa
  • responsabile tecnico abilitato iscritto all’albo

Redigere la Di.Co. con i software SDProget SPAC Start Impianti e SPAC EasySol

Grazie alla presenza di funzioni specifiche, con i nostri software SPAC Start ImpiantiSPAC EasySol, è possibile redigere automaticamente la dichiarazione di conformità secondo il D.M. 37/08.

I nostri software permettono di creare la relazione di conformità, il libretto di impianto e la rispondenza. Ma non solo, attraverso il comando Di.Co. con SPAC Start Impianti e SPAC EasySol il professionista ha la possibilità di includere:

  • distinte materiali
  • disegno degli unifilari
  • planimetrie

All’interno della gamma le nostre soluzioni sono pensate per semplificare il lavoro del professionista abilitato.

SPAC Start Impianti è il CAD elettrico che abbiamo dedicato all’impiantistica civile. Semplice e intuitivo, questo software è dotato del motore grafico AutoCAD OEM in licenza permanente. Inoltre, dispone di comode funzioni di base utili per disegnare ed elaborare velocemente schemi funzionali e ausiliari.

SPAC EasySol è il CAD elettrico pensato per gli impianti fotovoltaici. Un software professionale dedicato alla preventivazione e alla progettazione di impianti fotovoltaici.

Ad esempio, con SPAC EasySol si può effettuare un’analisi economica con il calcolo delle detrazioni

Senza contare che grazie a questi due CAD mettiamo a disposizione dei professionisti del settore elettrico la possibilità di stampare i documenti in un unico dossier con all’interno sia il disegno dell’impianto che le relazioni tecniche ed economiche. 

Per ultimo, ma non per importanza, al fine di rendere la procedura più smart, è possibile inserire i PDF dei materiali e dello schema elettrico in un unico file di progetto.

 

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